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VACCINIUM MACROCARPON (CRANBERRY)

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Il mirtillo di palude (mirtillo rosso americano cranberry) o più precisamente vaccinium macrocarpon, è un piccolo arbusto di origine nordamericana con caratteristiche botaniche molto simili al mirtillo italiano: cresce bene nei terreni paludosi e negli USA viene intensivamente coltivato su vaste aree di territorio a scopo alimentare. Il succo dei frutti rossi di questa pianta, dal sapore aspro e acidulo, è ricco in protoantocianidine, flavonoidi, antocianosidi, acido benzoico, malico, chinico e ippurico e viene impiegato ell'integrazione nutrizionale volta a ridurre le recidive delle infezioni urinarie batteriche.Tali infezioni affliggono soprattutto l'universo femminile: circa un terzo delle donne ha vuto almeno un'infezione urinaria nel corso della vita e il 20% di loro ha manifestato anche un secondo episodio.

Le cause di recidiva sono molteplici:

• nelle giovani donne sono riconducibili, solitamente all'attività sessuale;

• negli uomini le recidive sono quasi sempre dovute a prostatite batterica cronica.

Il succo di mirtillo è in grado di abbassare il pH urinario, lo rende cioè più acido e quindi rende più difficoltoso l'attecchimento batterico, in ragione del suo contenuto in vitamina C e della sua capacità di metabolizzare l'acido benzoico in acido ippurico dalle proprietà antibatteriche.

Il succo di mirtillo, inoltre, contiene protoantocianidine, capaci di inibire l'adesione soprattutto di Escherichia Coli, l'agente microbico più spesso responsabile delle infezioni urinarie, esplica quindi un'azione antiaderente e dunque l'integrazione nutrizionale con cranberry può aiutare a contrastare la colonizzazione dell'intestino e della vescica da parte dei patogeni.

Il cranberry può essere il modo per evitare di ricorrere troppo spesso al trattamento farmacologico.Possibili interazioni con i farmaci : Diverse segnalazioni circa possibili interazioni fra cranberry e warfarin, un anticoagulante orale capace di antagonizzare l'effetto della vitamina K.

L'interazione, infatti, è biologicamente plausibile perchè il warfarin è metabolizzato dal citocromo P450 (CYP2C9) e il succo di cranberry contiene flavonoidi che inibiscono gli enzimi CYP.

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